Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 18429 del 5 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18429PEN

Massima

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Il divieto di prevalenza della circostanza attenuante di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 sulla recidiva di cui all'art. 99, comma 4, c.p. è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla Corte Costituzionale, consentendo al giudice di effettuare il giudizio di comparazione tra le circostanze e di riconoscere la prevalenza dell'attenuante sulla recidiva, salvo che la persistente e maggiore pericolosità del reo, desunta dai suoi numerosi precedenti penali, non giustifichi l'equivalenza o la prevalenza della recidiva. Il giudice, nel valutare la prevalenza delle circostanze, deve tenere conto non solo della natura e del numero dei precedenti, ma anche della loro gravità e prossimità temporale, nonché di ogni altro elemento idoneo a dimostrare la maggiore o minore pericolosità sociale del reo, al fine di pervenire ad una decisione equa e proporzionata alla luce dei principi di individualizzazione e di umanizzazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza della CORTE D'APPELLO DI FIRENZE in data 6 novembre 2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA CIAMPI;

sentite le conclusioni del PG in persona del Dott. GERACI Vincenzo che ha chiesto l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 6 novembre 2012 la Corte d'appello di Firenze confermava la sentenza resa dal GIP presso il Tribunale di Firen…

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