La competenza per l'adozione e l'approvazione definitiva dei piani attuativi comunali, conformi allo strumento urbanistico generale vigente, spetta alla Giunta comunale, ai sensi dell'art. 10 della L.R. n. 21/2011. Tuttavia, qualora il piano attuativo non sia conforme allo strumento urbanistico generale ovvero il provvedimento conclusivo sia di diniego, la competenza per l'adozione e l'approvazione definitiva spetta al Consiglio comunale. Il parere obbligatorio, ancorché non vincolante, espresso dagli organi consultivi nell'ambito del procedimento di approvazione del piano attuativo, costituisce un vincolo per l'amministrazione attiva, che deve tenerne conto e può discostarsene solo motivando adeguatamente. Tuttavia, qualora il provvedimento finale sia sorretto da plurime argomentazioni motivazionali, il vizio di una sola di esse non è sufficiente a determinare l'annullamento dell'atto, purché le restanti ragioni giustificative siano immuni da vizi. L'annullamento giurisdizionale del provvedimento adottato dall'organo incompetente determina la reviviscenza del procedimento amministrativo, con il conseguente nuovo decorso del termine per la sua conclusione, da individuarsi a partire dalla data di pubblicazione della sentenza.