Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39613 del 26 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:39613PEN

Massima

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La presunzione di pericolosità sociale di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p. per reati di stampo mafioso può essere superata dalla dimostrazione dell'avvenuto e definitivo distacco dell'indagato dal contesto criminale di riferimento, anche attraverso la valutazione della collaborazione prestata con l'autorità giudiziaria in plurimi procedimenti successivi al fatto contestato, purché tale collaborazione sia espressione di un reale e irreversibile allontanamento dai legami con la criminalità organizzata. In tal caso, il giudice non ha l'onere di dimostrare in positivo la sussistenza della pericolosità sociale dell'indagato, essendo sufficiente che dia atto dell'inidoneità degli elementi dedotti dalla difesa a superare la presunzione relativa di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p. Condotte delittuose successive all'inizio della collaborazione, se riferibili a contesti di criminalità comune e non espressive di un ritorno ai legami con l'ambiente mafioso di riferimento, non sono di per sé idonee a dimostrare il perdurare della pericolosità sociale dell'indagato e la necessità di misure cautelari detentive, specie quando a distanza di anni dal fatto contestato non emergano elementi concreti di una ripresa di contatti con la criminalità organizzata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAGI Raffaello - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/04/2019 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CENTOFANTI Francesco;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale De Masellis Mariella, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordina…

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