Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47608 del 22 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:47608PEN

Massima

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La data di consumazione del reato di falso documentale non può essere determinata sulla base dei dati riportati sul documento contraffatto, ma deve essere individuata nel momento in cui la falsità del documento è stata accertata, essendo irrilevanti le indicazioni in esso contenute in ragione della sua inaffidabilità. Pertanto, il termine di prescrizione del reato decorre dalla data di accertamento della falsità del documento e non dalla data di emissione riportata sul documento stesso, che non può essere considerata attendibile in ragione della sua contraffazione. Ciò in quanto l'inaffidabilità del documento falso preclude di conferire valenza ad alcuno dei dati in esso annotati, tra i quali la data di emissione, con la conseguenza che la consumazione della condotta di materiale contraffazione deve ritenersi avvenuta in epoca immediatamente antecedente all'accertamento della falsità. La possibilità di un'effettiva formazione del documento falso in epoca notevolmente precedente, dedotta dall'imputato, non può essere accolta sulla base di mere asserzioni, essendo evidente l'interesse dell'imputato a rappresentare una risalente detenzione del documento al fine di sostenerne l'autenticità in sede di controllo di polizia. Pertanto, la data di commissione del fatto deve correttamente ritenersi processualmente accertata in quella nella quale la falsità del documento è stata rilevata, dalla quale il termine prescrizionale non risultava decorso all'epoca della sentenza di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/09/2018 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FILIPPI PAOLA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza del 27 settembre 2018, la Corte d'appello di…

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