Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esecuzione di precedenti sentenze di annullamento di un permesso di costruire e di accertamento di ulteriori abusi edilizi, afferma che: 1. L'amministrazione comunale è tenuta a determinare la sorte delle opere edilizie realizzate in base al titolo annullato, adottando le misure necessarie ai sensi dell'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001, ovvero disponendo la riduzione in pristino o l'applicazione della sanzione pecuniaria. Tale attività costituisce un nuovo esercizio di potere amministrativo, distinto dall'esecuzione delle precedenti pronunce giurisdizionali. 2. L'amministrazione comunale deve inoltre verificare la fondatezza degli esposti presentati dai ricorrenti in merito ad ulteriori abusi edilizi, adottando i necessari provvedimenti sanzionatori ove gli abusi risultino accertati. Tale attività rientra nell'esecuzione delle precedenti sentenze. 3. L'obbligo di esecuzione delle sentenze giurisdizionali, ai sensi dell'art. 21-quater della L. n. 241/1990, impone all'amministrazione comunale di curare il seguito dei propri provvedimenti, anche al fine di evitare l'insorgere di nuovi contenziosi. 4. In caso di inerzia dell'amministrazione comunale, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta con il compito di adottare le misure necessarie per l'esecuzione integrale delle sentenze, incluso il pagamento delle spese di giudizio.