Il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte dell'autorità statale, previsto dall'art. 159 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, costituisce un potere speciale e distinto rispetto a quello disciplinato dall'art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990, non essendo necessaria una particolare motivazione in ordine alle ragioni di interesse pubblico sottese all'annullamento. L'autorità statale può legittimamente annullare l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dall'amministrazione delegata o subdelegata qualora riscontri un difetto di motivazione in ordine alla compatibilità dell'intervento con i valori paesaggistici tutelati, senza dover esporre specifiche ragioni di interesse pubblico, essendo sufficiente la constatazione dell'eccesso di potere. L'autorità statale può inoltre corroborare la propria statuizione di annullamento segnalando l'esistenza di ragioni sostanziali che giustificano l'esercizio del potere di annullamento per la tutela del vincolo paesaggistico, anche qualora l'atto autorizzativo sia stato preceduto dalla presentazione di una relazione tecnica di parte sulla compatibilità dell'intervento, in quanto l'amministrazione autorizzante è comunque tenuta a motivare adeguatamente la propria valutazione in ordine alla sussistenza dei presupposti per il rilascio dell'autorizzazione.