Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32129 del 16 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:32129PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di denaro è legittimo solo se sussiste un nesso di pertinenzialità specifico e diretto tra la somma di denaro e il reato ipotizzato, non essendo sufficiente una mera connessione occasionale o la possibilità astratta di destinare il denaro alla commissione del reato. Il giudice deve pertanto valutare in modo puntuale e coerente tutti gli elementi probatori, sia quelli offerti dall'accusa che quelli forniti dalla difesa, al fine di accertare l'esistenza di tale nesso di pertinenzialità, motivando in modo completo e immune da vizi logici e giuridici. In particolare, per disporre il sequestro preventivo di denaro in relazione a un'ipotesi di tentato omicidio, il giudice deve verificare non solo la sussistenza degli elementi costitutivi del tentativo, ma anche il concreto collegamento tra la somma di denaro e la condotta delittuosa programmata, non essendo sufficiente il mero coinvolgimento dell'indagato nell'organizzazione del progetto criminoso. La mancanza di una motivazione adeguata su tali aspetti essenziali comporta l'annullamento del provvedimento di sequestro con rinvio per un nuovo esame della vicenda cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/01/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALIFFI FRANCESCO;
sentite le conclusioni del PG Dr. DALL'OLIO MARCO, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
udito il difensore, avv.to (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Catanzaro, adito ai sensi dell'articolo 322 c.p.p., ha confermato l&#…

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