Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15637 del 26 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15637PEN

Massima

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Il reato di minaccia, essendo procedibile a querela di parte, si estingue per effetto della remissione di querela da parte della persona offesa, indipendentemente dalla sussistenza degli elementi costitutivi del reato e dalla valutazione della prova. La remissione di querela, una volta accettata dal querelato, determina l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, con conseguente posta delle spese processuali a carico del querelato. Tale principio trova applicazione in tutti i casi in cui il reato contestato sia procedibile a querela, a prescindere dalla fondatezza o meno dell'imputazione, in quanto la remissione di querela rappresenta una causa di estinzione del reato che prevale sulle valutazioni di merito effettuate dal giudice. La ratio di tale disciplina risiede nella natura privatistica del reato procedibile a querela, la cui punibilità è rimessa alla volontà della persona offesa, la quale può decidere di rinunciare all'azione penale attraverso la remissione di querela, indipendentemente dalla sussistenza degli elementi costitutivi del reato e dalla valutazione della prova. Pertanto, il giudice, una volta accertata la remissione di querela, è tenuto ad annullare senza rinvio la sentenza di condanna, ponendo le spese del procedimento a carico del querelato, in applicazione del principio di diritto secondo cui la remissione di querela estingue il reato, facendo venir meno la punibilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/06/2020 del Tribunale di Forli';
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RICCARDI GIUSEPPE;
lette le richieste scritte ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. M. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio…

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