Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45293 del 4 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45293PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa sussiste quando la condotta dell'agente, pur non essendo organicamente inserita nell'associazione criminale, abbia comunque fornito un contributo concreto, consapevole e volontario, idoneo a rafforzare o conservare il potere e l'operatività dell'intera organizzazione mafiosa, anche attraverso il favoreggiamento della latitanza di un noto mafioso. Ai fini della configurabilità del reato, è necessario accertare sia l'elemento oggettivo del contributo causalmente rilevante per il perseguimento degli scopi associativi, sia l'elemento soggettivo della coscienza e volontà di agevolare gli interessi della consorteria criminale, non essendo sufficiente la mera conoscenza dell'appartenenza del soggetto agevolato alla mafia. La valutazione della sussistenza di tali requisiti deve essere effettuata in concreto, sulla base di specifici e comprovati elementi indiziari, senza poter prescindere dalla verifica dell'effettiva rilevanza causale del contributo prestato per la conservazione o il rafforzamento dell'associazione mafiosa nel suo complesso. Diversamente, ove la condotta non sia finalizzata a tale scopo, ma si risolva nel mero favoreggiamento personale o nella procurata inosservanza di pena, non potrà configurarsi il reato di concorso esterno, dovendosi procedere ad un'attenta disamina dell'elemento psicologico del soggetto agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. MI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 24/04/2008 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO Francesco;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. STABILE Carmine, intese al rigetto del ricorso;

udito il difensore Avv. PELLEGRINO S., che ha concluso per: Accogliersi il ricorso.

OSSERVA

Sulla richiesta di riesame proposta nell'interesse di LO. MI. avve…

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