Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14377 del 7 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:14377PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di un bene immobile può essere legittimamente adottato anche in assenza di una diretta intestazione dello stesso al soggetto sottoposto alla misura di prevenzione, qualora emerga la simulazione di atti dispositivi finalizzati a sottrarre il bene alla confisca, in quanto riconducibile alla sua sfera di disponibilità economica e giuridica, in virtù di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti che dimostrino la sua provenienza da attività illecite o la sua destinazione a scopi criminosi. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a motivare in modo approfondito e analitico le ragioni che lo hanno indotto a ritenere la riconducibilità del bene alla sfera di disponibilità del proposto, valorizzando tutti gli elementi di fatto acquisiti, anche di natura indiziaria, che consentano di superare la fittizia intestazione del bene a terzi e di ricondurlo alla effettiva titolarità del soggetto sottoposto alla misura di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

1) SP. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 14/06/2007 CORTE APPELLO di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto che venisse dichiarata la inammissibilita' del ricorso.

La Corte:

OSSERVA

Impugna davanti al giudice di legittimita', SP. Vi. , il provvedimento co…

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