Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza breve n. 1519 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:1519SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il permesso di costruire e gli atti presupposti, ritiene che il principio di diritto fondamentale sia il seguente: Il rilascio di un permesso di costruire e degli atti presupposti, quali l'autorizzazione paesaggistica e la verifica della superficie edificabile, deve avvenire nel rispetto dei principi di legittimità, imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa, tutelando gli interessi pubblici e privati coinvolti. L'Amministrazione è tenuta a valutare attentamente tutti gli interessi in gioco, contemperando le esigenze di sviluppo edilizio con la salvaguardia del paesaggio e degli interessi dei proprietari confinanti. Il provvedimento finale deve essere adeguatamente motivato e rispettare il corretto esercizio del potere discrezionale, evitando di arrecare un pregiudizio sproporzionato agli interessi dei terzi. Qualora l'Amministrazione ritenga di dover autorizzare un intervento edilizio, nonostante l'opposizione dei confinanti, dovrà comunque valutare attentamente le loro ragioni e gli eventuali danni che potrebbero subire, cercando di adottare soluzioni che contemperino tutti gli interessi in gioco. Il principio di proporzionalità impone di bilanciare adeguatamente i diversi interessi pubblici e privati, evitando di sacrificare in modo eccessivo e irragionevole la posizione dei terzi. L'Amministrazione, pertanto, nel rilasciare i titoli abilitativi edilizi, deve agire nel rispetto dei principi di buona amministrazione, motivando adeguatamente le proprie scelte e adottando soluzioni che realizzino un giusto equilibrio tra le diverse esigenze in conflitto.

Sentenza completa

N. 02398/2010
REG.RIC.

N. 01519/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02398/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2398 del 2010, proposto da:
Cornelio Cetti e Francesco Rava, rappresentati e difesi dagli avv.ti Ernesto Lanni, Luciano Zaffaroni e Renato Speroni, con domicilio eletto presso quest’ultimo in Milano, piazza Argentina,1;

contro

Comune di Lenno, rappresentato e difeso dagli avv.ti Gian Paolo Cimolino, Gianni Mantegazza e Matteo Ferrari, con domicilio eletto presso il primo in Milano, viale Monte Nero, 78;

nei confronti di

Matteo Bordoli, non costituito in giudizio;
Josef Ladurner, rappresentato e difeso dall'avv. Riccardo Anania, con domicilio eletto…

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