Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9235 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:9235SENT

Massima

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L'Amministrazione non può adottare provvedimenti repressivi di un abuso edilizio in pendenza di una domanda di sanatoria presentata anteriormente, in quanto ciò renderebbe inane la domanda di sanatoria e precluderebbe la possibilità di ricondurre a legittimità la costruzione abusiva, ove ne ricorrano i presupposti di legge. L'Amministrazione deve prioritariamente pronunciarsi sulla domanda di sanatoria, in quanto la repressione dell'abuso senza la previa definizione di tale domanda introdurrebbe surrettiziamente, senza le garanzie del procedimento di sanatoria, un definitivo giudizio di insanabilità dell'abuso. Pertanto, in pendenza di una domanda di sanatoria presentata anteriormente, l'Amministrazione è preclusa dall'adottare provvedimenti repressivi dell'abuso edilizio, dovendo prioritariamente pronunciarsi sulla domanda di sanatoria, al fine di consentire a tale domanda di esplicare i suoi effetti legittimanti, ove ne ricorrano i presupposti di legge. Solo all'esito di tale procedimento, l'Amministrazione potrà eventualmente adottare i provvedimenti di competenza.

Sentenza completa

N. 02727/2009
REG.RIC.

N. 09235/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02727/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2727 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via dei Gracchi, 209;

contro

((omissis));

per l'annullamento

dell’Ordinanza n. 38 del 21.5.2008 di demolizione opere abusive.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 10 ottobre 2013 il dott. ((omissis)) e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato …

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