Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3669 del 27 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3669PEN

Massima

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Il dolo nella ricettazione può essere integrato anche dal dolo eventuale, configurabile quando l'agente si rappresenti la concreta possibilità della provenienza delittuosa della cosa e accetti il relativo rischio. L'elemento soggettivo del reato può essere desunto anche dalla mancata o non attendibile indicazione da parte dell'imputato circa la provenienza della cosa ricevuta, in quanto tale comportamento è rivelatore della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Pertanto, una volta accertato il dolo, il fatto non può essere derubricato nell'ipotesi colposa di incauto acquisto, in quanto l'elemento psicologico del reato di ricettazione è integrato anche dal dolo eventuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. IMPERIALE Luciano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/12/2014 della Corte d'appello di Reggio Calabria, sezione penale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. GALLO Domenico;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. GALLI Massimo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 11/12/2014, la Corte di appello di Re…

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