Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23992 del 23 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23992PEN

Massima

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Il dolo, anche eventuale, sussiste nel reato di lesioni personali volontarie quando la condotta dell'agente, per le modalità di esecuzione (come l'utilizzo di un martello per colpire ripetutamente la testa della vittima), rivela l'intenzione di arrecare un notevole danno, essendo l'evento lesivo prevedibile. Il diniego delle attenuanti generiche è adeguatamente motivato dalla gravità del fatto, in applicazione dei criteri di cui all'art. 133 c.p., anche in presenza di un rapporto di amicizia tra l'imputato e la vittima principale, quando l'evento lesivo si è esteso ad una persona che si trovava casualmente coinvolta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DO. AM. LI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 431/2006 CORTE APPELLO di GENOVA, del 28/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS Silvana;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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