Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso proposto dalla società Silvaneon s.r.l. avverso gli atti del Comune di Firenze relativi al Piano Generale degli Impianti Pubblicitari e al diniego di rinnovo di alcune autorizzazioni pubblicitarie, afferma il principio secondo cui la dichiarazione di desistenza dal ricorso, pur non configurando una vera e propria rinuncia, determina il venir meno dell'interesse al gravame e, conseguentemente, l'improcedibilità dello stesso per carenza di una condizione dell'azione. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui, nonostante la mancata rinuncia formale, emerga comunque il disinteresse della parte ricorrente a proseguire il giudizio, come nel caso di specie in cui la ricorrente ha espressamente dichiarato in udienza di voler desistere dal ricorso. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è legittimato a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di causa qualora sussistano giuste ragioni in relazione all'accordo delle parti sul punto. Il principio affermato dalla sentenza mira a garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione giurisdizionale, evitando la prosecuzione di giudizi privi di concreto interesse per la parte ricorrente, nel rispetto del principio di ragionevole durata del processo.