Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34807 del 30 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34807PEN

Massima

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Il reato di minaccia, commesso prima dell'innalzamento di pena disposto con il Decreto Legge 14 agosto 2013, n. 93, articolo 1, comma 2-ter, conv. con L. 15 ottobre 2013, n. 119, è punito con la sanzione pecuniaria non inferiore a 50 euro e non superiore a 51 euro, in applicazione del limite minimo edittale previsto dalla L. 15 luglio 2009, n. 94, articolo 3, comma 60, a prescindere dalla valutazione della gravità del fatto e della personalità dell'imputato, in quanto il giudice è vincolato al rispetto dei limiti sanzionatori previsti dalla legge. Pertanto, la sentenza di condanna che abbia irrogato una pena pecuniaria superiore a 51 euro deve essere annullata senza rinvio, con rideterminazione della sanzione nel minimo edittale di 50 euro, in ossequio al principio di legalità e tassatività della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO G. - rel. Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/10/2017 del GIUDICE DI PACE di PONTREMOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Presidente Dr. GIUSEPPE DE MARZO;
udito il Procuratore Generale, Dott. PICARDI ANTONIETTA, la quale ha concluso per il rigetto;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), la quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 19/10/2017…

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