Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10025 del 11 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10025PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Quando nei confronti di un imputato sono emesse più ordinanze cautelari per fatti diversi, tra i quali sussiste una connessione qualificata ai sensi dell'art. 297 comma 3 c.p.p., la retrodatazione della decorrenza dei termini delle misure disposte con le ordinanze successive opera automaticamente, indipendentemente dalla possibilità di desumere dagli atti, al momento dell'emissione della prima ordinanza, l'esistenza degli elementi idonei a giustificare le successive misure. Ciò in quanto la ratio della norma è quella di evitare che la frammentazione procedimentale possa comportare un ingiustificato allungamento della durata complessiva della custodia cautelare. Pertanto, ai fini della retrodatazione, non rileva né la possibilità di desumere gli elementi a carico al momento della prima ordinanza, né l'eventuale diversità degli uffici del pubblico ministero che hanno emesso le successive ordinanze, essendo sufficiente che i fatti oggetto delle diverse ordinanze siano legati da connessione qualificata e che gli elementi a carico fossero comunque conoscibili prima del rinvio a giudizio per il fatto oggetto della prima ordinanza. Inoltre, la mancata risposta a una eccezione di ne bis in idem specificamente sollevata costituisce un vizio di motivazione che comporta l'annullamento dell'ordinanza impugnata con rinvio al giudice di merito per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. EN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 3577/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 19/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che chiede dichiararsi inammissibile il ricorso;

udito il difensore avv. Baldascino che ha concluso come in ricorso.

FATTO

Con ordinanza in data 19.06.2009 il Tribunale di Napoli rig…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.