Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5220 del 10 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:5220PEN

Massima

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Il porto senza giustificato motivo, fuori dalla propria abitazione, di strumenti in metallo riproducenti armi (pistole giocattolo) ovvero strumenti di segnalazione acustica che esplodono cartucce a salve (pistole scacciacani), sprovvisti del tappo rosso occlusivo della canna, integra la contravvenzione di cui alla Legge n. 110 del 1975, articolo 4, comma 2, come modificato dal Decreto Legislativo n. 204 del 2010, articolo 5, in relazione all'articolo 5, comma 4, della predetta legge, in quanto tali oggetti, pur non essendo equiparati alle armi comuni da sparo, sono comunque ricompresi nella categoria degli strumenti idonei a recare offesa alla persona, in ragione della loro potenzialità offensiva e del pericolo concreto di utilizzo per l'offesa alla persona, determinando così la sussistenza della fattispecie contravvenzionale. La ratio della incriminazione è solidamente ancorata all'esigenza di prevenire il pericolo concreto di utilizzo di simili strumenti per l'offesa alla persona, a prescindere dalla loro effettiva capacità di arrecare danno. Pertanto, il mero porto di tali oggetti, privi delle caratteristiche tecniche prescritte dalla legge, integra la contravvenzione, a prescindere dalla loro concreta idoneità offensiva e dalla circostanza che non siano stati utilizzati per commettere il reato. Inoltre, la reiterazione della condotta, anche in un successivo procedimento, esclude la possibilità di riconoscere la speciale tenuità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/11/2019 della CORTE APP.SEZ.MINORENNI di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MAGI RAFFAELLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PIRRELLI FRANCESCA ROMANA;
Il PG conclude chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con sentenza resa in data 8 novembre 2019 la Corte di Appello di Bari - Sezione per i min…

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