Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9884 del 12 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:9884PEN

Massima

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Il lancio di oggetti atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive, anche se non cagiona un evento lesivo, integra il reato di cui all'art. 6-bis della L. n. 401 del 1989, trattandosi di un reato di pericolo concreto per il quale non è necessario che il lancio colpisca effettivamente le persone presenti, essendo sufficiente che la condotta sia posta in essere in presenza di assembramenti di persone, come di norma accade nei luoghi in cui si svolgono tali manifestazioni. La valutazione della sussistenza del pericolo concreto per le persone deve essere effettuata sulla base del contesto in cui la condotta è avvenuta, senza che sia necessario l'accertamento dell'effettiva direzione del lancio o dell'identificazione dell'oggetto lanciato. La concessione delle attenuanti generiche è rimessa alla discrezionalità del giudice, il cui esercizio negativo non è censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato sulla base di elementi concreti, come la sfrontatezza mostrata nell'azione delittuosa e l'intensità del dolo, che escludono la tenuità dell'offesa. La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. non è applicabile quando la condotta delittuosa è caratterizzata da pervicacia e intensità del dolo, tali da escludere la sussistenza dei requisiti di cui alla predetta disposizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 17.6.2019 della Corte di Appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Donatella Galterio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Barberini M. Roberta che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv.…

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