Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34253 del 5 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34253PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, a seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale incidente sul trattamento sanzionatorio, è legittimato ad esercitare poteri valutativi non dissimili da quelli utilizzabili dal giudice della cognizione nella commisurazione della pena, al fine di rideterminare la sanzione applicata con sentenza irrevocabile sulla base di una previsione edittale dichiarata costituzionalmente illegittima. Tale potere di rideterminazione della pena non è vincolato ad un mero ricalcolo aritmetico-proporzionale, ma consente al giudice dell'esecuzione di effettuare una nuova valutazione degli elementi di cui agli artt. 132 e 133 c.p., fermi restando i limiti fissati dalla pronuncia di cognizione in applicazione di norme diverse da quelle dichiarate incostituzionali. Ciò in quanto la declaratoria di incostituzionalità di una norma non incriminatrice, ma incidente sul trattamento sanzionatorio, comporta la rivisitazione della sanzione applicata, a maggior ragione quando la previsione edittale è stata dichiarata costituzionalmente illegittima. Il principio di intangibilità del giudicato ha subito rilevanti limitazioni a seguito di recenti pronunce della Corte di Cassazione, le quali hanno interpretato estensivamente l'art. 30, comma 4, della Legge n. 87 del 1953, stabilendo che esso impone l'eliminazione di qualsiasi effetto pregiudizievole derivante da una condanna assunta sulla base di una norma (anche) non incriminatrice che abbia avuto incidenza sul trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI VENEZIA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

inoltre:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 207/2014 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 16/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI;

lette le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO Francesco, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza 4.2.2009 del G…

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