Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32900 del 5 agosto 2008

ECLI:IT:CASS:2008:32900PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti nella realizzazione di un medesimo fatto di reato, pur se accertato attraverso distinti giudicati, non è escluso dalla prova di nuovi elementi che confermino la responsabilità di uno solo dei concorrenti, atteso che la responsabilità concorsuale può sussistere anche quando non sia possibile individuare con certezza il ruolo specifico svolto da ciascuno degli autori materiali del reato, purché risulti provato il loro contributo causale alla realizzazione dell'illecito. Pertanto, la sopravvenienza di nuove prove che, pur incidendo sulla posizione di uno dei concorrenti, non siano idonee a escludere in modo indefettibile la sua partecipazione alla fase esecutiva del reato, non è sufficiente a giustificare la revisione del giudicato, essendo necessario che le nuove acquisizioni probatorie siano tali da dimostrare in modo inequivocabile l'estraneità dell'istante al fatto criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIRONI Emilio Giovann - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 13/11/2007 CORTE APPELLO di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAMPETTI UMBERTO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. SELVAGGI Eugenio, che ha richiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Ba. Ca. veniva condannato con sentenza 03.04.2001 della Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria, irrevocabile il 10.04.2002 (a segu…

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