La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti richiede la prova della stabile adesione dell'agente, ovvero della consapevolezza e volontà di partecipare, assieme ad altre due persone aventi la stessa consapevolezza e volontà, ad una società criminosa strutturata e finalizzata secondo lo schema legale. Tale prova deve essere desunta da una serie di condotte significative che, complessivamente valutate, denotino l'organico inserimento nella struttura criminosa, non essendo sufficiente la mera partecipazione a un singolo episodio delittuoso. Pertanto, il giudice di merito deve effettuare un rigoroso accertamento, valutando tutte le circostanze emerse, al fine di verificare se il comportamento dell'imputato sia espressione di un contributo stabile e consapevole al programma criminoso, ovvero di un mero concorso di persone nel reato. Solo in presenza di elementi che dimostrino l'effettiva adesione dell'imputato all'associazione, con la consapevolezza e la volontà di parteciparvi, può configurarsi il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990.