Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17432 del 27 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17432PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di appropriazione indebita si configura quando l'agente si impossessa di denaro o altri beni mobili altrui, con la consapevolezza e volontà di disporne come propri, in assenza di un valido titolo giuridico che gli attribuisca la disponibilità di tali beni. Il dolo richiesto per il perfezionamento del reato è il dolo generico, non essendo necessario il dolo specifico di appropriarsi indebitamente del denaro altrui. La destinazione originaria delle somme ricevute, anche se giustificata da attività professionali prodromiche all'instaurazione di un procedimento giudiziario, non esclude la configurabilità del reato di appropriazione indebita qualora l'agente ne abbia disposto in modo difforme dalla finalità per cui erano state consegnate, senza aver compiuto le attività professionali previste. Il principio di correlazione tra imputazione e sentenza non è violato quando la nuova qualificazione giuridica del fatto contestato rientri tra i possibili epiloghi decisori del giudizio, purché l'imputato abbia avuto la possibilità di difendersi in merito alla nuova definizione del reato. Il diritto al compenso professionale non può essere fatto valere mediante la compensazione con le somme indebitamente appropriatesi, in assenza di crediti certi, liquidi ed esigibili. Il danno morale subito dalla persona offesa a seguito del comportamento dell'imputato può essere liquidato in sede penale, sulla base delle risultanze processuali. La costituzione di parte civile è validamente effettuata anche in assenza di una specifica procura ex art. 100 c.p.p., essendo sufficiente la procura speciale per l'esercizio dell'azione civile nel processo penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3066/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 28/05/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Dr. ((omissis)), per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1- Tramite difensore, (OMISSIS), g…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.