Il sistema delle impugnazioni in materia di misure di prevenzione è regolato dal D.Lgs. n. 159 del 2011, il quale prevede che avverso il decreto pronunciato dal Tribunale le parti abbiano la facoltà di proporre ricorso alla Corte d'Appello anche per il merito, mentre il ricorso per cassazione è ammesso solo avverso il decreto pronunciato dalla Corte d'Appello. Pertanto, in assenza di una previsione analoga all'art. 569 c.p.p., il ricorso per cassazione proposto avverso il decreto del Tribunale, anche per motivi attinenti il merito, deve essere qualificato come appello ai sensi dell'art. 568 c.p.p., comma 5, e gli atti devono essere trasmessi al giudice competente, ovvero la Corte d'Appello. Tale disciplina si applica non solo ai decreti che applicano la misura di prevenzione, ma anche ai decreti pronunciati dal Tribunale a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 291 del 2013 in ordine all'attualità della pericolosità sociale del proposto.