Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4204 del 7 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4204PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da un privato nell'ambito di un'attività di pubblico servizio, mediante la contraffazione di un diploma di laurea e di attestati finali rilasciati da un ente pubblico, integra il reato di falso in atto pubblico, punibile ai sensi degli articoli 476 e 477 del codice penale, indipendentemente dalla qualifica formale rivestita dall'agente. Ai fini della configurabilità di tale reato, è sufficiente che il documento contraffatto sia idoneo a dimostrare l'esistenza di un fatto giuridicamente rilevante, senza che rilevi la natura pubblica o privata del soggetto che lo ha formato. Il risarcimento del danno, per essere rilevante ai fini dell'attenuante di cui all'articolo 62, comma 1, n. 6, c.p., deve essere integrale e intervenire prima dell'inizio del giudizio di primo grado, non essendo sufficiente il mero risarcimento parziale o successivo all'avvio del procedimento penale. L'omessa indicazione, nel decreto che dispone il giudizio, dell'avviso all'imputato della possibilità di chiedere la sospensione del procedimento con messa alla prova, integra una nullità a regime intermedio, che deve essere eccepita nel giudizio di appello per essere validamente dedotta in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. APRILE Erco - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedetto - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/01/2021 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere APRILE Ercole;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale DE MASELLIS Mariella, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza sopra indicata la Corte di appello di Palermo rifo…

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