Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 1923 del 18 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1923PEN

Massima

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Il giudice di legittimità può dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, limitatamente ai motivi che non attengono all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena o della misura di sicurezza. Pertanto, sono inammissibili i motivi di ricorso che denuncino l'omessa valutazione da parte del giudice delle condizioni per pronunciare una sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p., in quanto tali censure non rientrano tra quelle consentite dall'art. 448, comma 2-bis, c.p.p. Inoltre, la possibilità di dedurre in cassazione l'erronea qualificazione giuridica del fatto è circoscritta ai soli casi di errore manifesto, configurabile quando tale qualificazione risulti, con indiscussa immediatezza e senza margini di opinabilità, palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierlui - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sui ricorsi proposti nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza del GIP di Palermo del 26.5.2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis)).
FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza del 26.5.2022 il GIP di Palermo, su richiesta degli imputati ed il consenso del PM, ha applicato a (OMISSIS) la pena finale di anni 4 e mesi 11 di reclusione ed Euro 5.200 di multa ed a (OMISSIS), previo riconosci…

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