Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1621 del 16 gennaio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:1621PEN

Massima

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Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, gli elementi esterni di conferma dell'attendibilità delle dichiarazioni di un coimputato o di un imputato in procedimento connesso o collegato devono essere individualizzanti, ossia riguardare specificamente la persona dell'accusato, e non possono limitarsi a riscontri generici sul fatto. La mera genericità dei riscontri esterni alle dichiarazioni accusatorie non è sufficiente a integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti dalla legge per l'adozione di una misura cautelare personale, dovendosi invece procedere a una valutazione concreta e puntuale della credibilità estrinseca delle accuse formulate.

Sentenza completa

MOTIVI DI RICORSO E RAGIONI DELLA DECISIONE
Con provvedimento 8.7.00 il Gip presso il Tribunale di Palermo rigettava l'istanza di G. V. diretta ad ottenere la revoca della custodia cautelare in carcere, impostagli con riferimento al reato di omicidio pluriaggravato o comunque l'applicazione dell'art. 297 c. 3 c.p.p.
L'appello del medesimo veniva a sua volta rigettato dal Tribunale la cui decisione era annullata con rinvio dalla Cassazione la quale rilevava che erroneamente era stata ritenuta la sussistenza di giudicato in ordine ai gravi indizi per omessa intrapresa procedura del riesame e che la motivazione sul quadro accusatorio, operata quasi ad abundantiam, era assolutamente incongrua.
Con pronuncia 13.7.01 il Tribunale in sede di rinvio nuovamente rigettava l'appello di cui sopra ed avverso tale ultimo provvedimento ha proposto ricorso per cassazione l'indagato deducendo vizio motivazionale circa la sussistenza dei gravi indizi e precisam…

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