Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28181 del 20 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:28181PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si caratterizza per tre elementi fondamentali: un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, l'indeterminatezza del programma criminoso che lo distingue dal concorso di persone nel reato, e l'esistenza di una struttura organizzativa, seppur minima, idonea a realizzare gli obiettivi criminosi. La prova dell'esistenza del sodalizio criminoso può essere desunta dalla commissione dei reati-fine, in quanto attraverso di essi si manifesta concretamente l'operatività dell'associazione. Pertanto, il concorso dell'imputato nella realizzazione e fornitura di un cilindro contraffatto, che ha consentito la stampa illecita di migliaia di metri lineari di tessuto con marchio falsificato, integra i requisiti di organicità, rilevanza e non occasionalità della sua partecipazione all'associazione per delinquere. Inoltre, per la configurazione del reato di contraffazione di marchi registrati, previsto dall'art. 473 c.p., non è necessaria la realizzazione dell'inganno né ricorre l'ipotesi del reato impossibile qualora la grossolanità della contraffazione e le condizioni di vendita siano tali da escludere la possibilità che gli acquirenti siano tratti in inganno, trattandosi di un reato di pericolo per il quale è sufficiente l'idoneità della condotta a ledere il bene pubblico tutelato dalla norma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. Rossi Stefano del foro dell'Aquila nell'interesse di To. Da. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello dell'Aquila, sezione penale, in data 22/6/2007;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. Domenico Gallo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Antonio Gialanella, il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ri…

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