Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 126 del 2020

ECLI:IT:TRGATN:2020:126SENT

Massima

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Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, nell'esaminare i ricorsi proposti dalle società -OMISSIS- e -OMISSIS- avverso provvedimenti del Comune di -OMISSIS- relativi a concessioni di aree pubbliche e segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA), ha enunciato i seguenti principi di diritto: 1. Il potere di revoca di un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole ha natura ampiamente discrezionale, spettando all'amministrazione valutare la sussistenza di sopravvenuti motivi di pubblico interesse che possano giustificare la revoca e comparare i contrapposti interessi. L'esercizio di tale potere deve essere sempre preceduto da un'accurata comparazione dei contrapposti interessi e l'amministrazione deve illustrare in motivazione non soltanto l'interesse pubblico che giustifica l'adozione del provvedimento di revoca, ma anche la prevalenza di tale interesse su quello del privato che trae vantaggio dal provvedimento ampliativo sul quale la revoca incide. 2. Il principio di equa distribuzione degli spazi pubblici concessi in uso ai privati è immanente nell'ordinamento, ma trova piena applicazione solo per le aree pubbliche non ancora o non più concesse in uso a terzi, mentre per le aree già concesse in uso a terzi l'amministrazione deve contemperare tale principio con l'aspettativa qualificata del concessionario alla conservazione della concessione. 3. Ai fini della valutazione della prospicienza dell'area pubblica richiesta in concessione rispetto all'esercizio gestito dal soggetto che richiede la concessione, il parametro rilevante è costituito dall'ubicazione dell'ingresso dell'esercizio, identificato dai relativi segni distintivi e dall'accesso della clientela, in quanto la ratio della disciplina è quella di "eliminare ogni possibile confusione e sviamento della clientela". L'amministrazione non può introdurre, in via interpretativa, parametri non previsti dalla disciplina regolamentare, come quello che tiene conto dell'esistenza di un ingresso accessibile al pubblico. 4. La legittimità dei provvedimenti amministrativi deve essere valutata con riferimento al quadro normativo esistente al momento della loro adozione, senza che lo ius superveniens possa essere invocato per dimostrarne l'illegittimità sopravvenuta. Inoltre, i regolamenti amministrativi, in quanto atti oggettivamente normativi ma soggettivamente amministrativi, non hanno efficacia retroattiva, salvo che non sia previsto da una specifica norma di legge. 5. La concessione di occupazione di suolo pubblico rilasciata prima dell'entrata in vigore del Regolamento COSAP rientra tra le "occupazioni già in essere" di cui all'art. 23, comma 1, secondo periodo, del Regolamento stesso, la cui durata è stabilita entro il 31 dicembre del ventinovesimo anno successivo dalla data originaria della concessione, senza necessità di rinnovi (taciti o espressi).

Sentenza completa

Pubblicato il 28/07/2020

N. 00126/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00112/2019 REG.RIC.

N. 00166/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento

(Sezione Unica)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 112 del 2019, proposto dalla società -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Monica Carlin e Andrea Manca, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Trento, via S.M. Maddalena, n. 12, presso lo studio dell’avvocato Monica Carlin;

contro

il Comune di -OMISSIS-, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Trento, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicili…

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