Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26500 del 19 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:26500PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, induce taluno a dargli o a promettere indebitamente denaro o altra utilità, integra il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p., il quale si differenzia dalla concussione per costrizione di cui all'art. 317 c.p. per la minore intensità della pressione esercitata sulla vittima, che mantiene una più ampia libertà di autodeterminazione, pur essendo motivata dalla prospettiva di conseguire un indebito vantaggio personale. Pertanto, il giudice deve accertare con precisione se la condotta del pubblico ufficiale abbia assunto i connotati della mera induzione o se, invece, si sia concretizzata in una forma di vera e propria costrizione, tale da limitare gravemente la libertà di scelta del privato, al fine di qualificare correttamente il fatto come concussione o come induzione indebita. Inoltre, il giudice deve verificare se le dazioni di denaro o altre utilità da parte del privato al pubblico ufficiale siano espressione di un accordo corruttivo, piuttosto che di una forma di sottomissione psicologica, tenendo conto anche di eventuali precedenti rapporti tra le parti e della natura della mediazione eventualmente svolta dal pubblico agente, al fine di accertare la reale natura del rapporto tra i soggetti coinvolti e la qualificazione giuridica più appropriata dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso presentato da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 11/03/2013 della Corte di appello di Ancona;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Ercole Aprile;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio, in relazione al capo a), ed il rigetto nel resto;

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