Il provvedimento del Questore che impone l'obbligo di presentazione e il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, ai sensi della Legge n. 401 del 1989, art. 6, comma 2, è legittimo se il giudice della convalida verifica: a) la pericolosità sociale del soggetto, accertando che i fatti addebitati costituiscano indizio sicuro della sua pericolosità; b) l'adeguatezza della misura in relazione alla sua durata, che può essere ridotta ma non aumentata d'ufficio; c) la sussistenza delle ragioni di necessità ed urgenza che hanno indotto il Questore a provvedere. Il giudice può motivare per relationem, richiamando il percorso argomentativo e le ragioni di condivisione del provvedimento impugnato, senza necessità di esaminare specificamente tutti i rilievi difensivi, purché la motivazione complessiva sia adeguata e immune da vizi logici. L'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo è giustificata dalle esigenze di necessità ed urgenza, mentre l'erronea indicazione del termine per proporre ricorso per cassazione non incide sulla validità del provvedimento di convalida, essendo sufficiente che questo contenga l'avviso della facoltà di presentare memorie, senza la necessità di indicare il relativo termine.