Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22213 del 8 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22213PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La sussistenza delle esigenze cautelari per il reato di associazione mafiosa, pur operando una presunzione relativa, deve essere valutata dal giudice tenendo conto del decorso del tempo dai fatti contestati, il quale può costituire elemento idoneo a superare tale presunzione, ove si tratti di un rilevante arco temporale privo di ulteriori condotte sintomatiche di perdurante pericolosità dell'indagato. Tuttavia, il mero "tempo silente" non può, da solo, costituire prova dell'irreversibile allontanamento dell'indagato dal sodalizio, potendo essere valutato esclusivamente in via residuale, quale uno dei possibili elementi volti a fornire la dimostrazione, in modo obiettivo e concreto, dell'assenza di esigenze cautelari. Il giudice di merito è pertanto tenuto a motivare adeguatamente, sulla base di tutti gli elementi acquisiti, circa la sussistenza o meno delle esigenze cautelari, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se non per vizi di manifesta illogicità o errori di diritto. Il controllo di legittimità sulla motivazione delle ordinanze emesse a seguito di impugnazione di provvedimenti in materia di libertà personale è infatti diretto a verificare la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo, senza poter entrare nel merito delle valutazioni fattuali compiute dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/07/2021 del TRIB. LIBERTA' di VENEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUIGI FABRIZIO AUGUSTO MANCUSO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. GIOVANNI DI LEO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.