Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3239 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:3239SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un immobile abusivo costituisce un atto dovuto e rigorosamente vincolato per l'amministrazione, che non richiede una particolare motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata. È sufficiente il semplice riferimento al fatto storico dell'esistenza della costruzione abusiva, senza che si impongano ulteriori oneri motivazionali. L'interesse al ripristino dello stato dei luoghi non viene meno per il mero decorso del tempo, che risulta insuscettibile di ingenerare affidamenti nel soggetto trasgressore. L'ordinanza di demolizione, per la sua natura di atto dovuto, non necessita della previa comunicazione di avvio del procedimento, trovando applicazione l'art. 21 octies della l. n. 241/1990 che statuisce la non annullabilità dell'atto adottato in violazione delle norme sul procedimento, qualora il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso. Il principio di legalità e di irretroattività delle sanzioni amministrative non comporta l'inapplicabilità tout court della sanzione pecuniaria prevista dal comma 4 bis dell'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001 alle ordinanze di demolizione emesse prima della sua entrata in vigore, essendo essa applicabile anche in riferimento alle ingiunzioni notificate in data antecedente, purché l'inottemperanza sia accertata decorso il termine di 90 giorni dall'entrata in vigore della legge n. 164/2014. Non compete all'amministrazione valutare, prima dell'emissione dell'ordine di demolizione, se essa possa essere applicata, incombendo sul privato interessato la dimostrazione, in modo rigoroso e nella fase esecutiva, della obiettiva impossibilità di ottemperare all'ordine stesso senza pregiudizio per la parte conforme.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/05/2022

N. 03239/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04592/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4592 del 2018, proposto da
Maria Rosaria Izzo, rappresentata e difesa dall'avvocato Michele Costagliola, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, viale A. Gramsci n. 19;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Fabio Maria Ferrari, Giacomo Pizza, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Gi…

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