Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20322 del 15 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:20322PEN

Massima

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Il militare della Guardia di Finanza, nell'esercizio delle sue funzioni di polizia giudiziaria, che rinviene una modica quantità di sostanza stupefacente e, anziché procedere al sequestro e alla regolare trasmissione agli organi competenti, se ne appropria e la distrugge, integra il reato di peculato militare, a prescindere dalla finalità di distruzione della sostanza e dalla mancata formalizzazione del sequestro, in quanto l'apprensione della cosa mobile costituisce di per sé l'appropriazione indebita, essendo sufficiente l'entrata nella sfera di esclusiva disponibilità dell'Amministrazione, anche in assenza di un formale atto di sequestro. Ciò in quanto il militare, in ragione delle sue funzioni di polizia giudiziaria, ha l'obbligo di custodire e gestire correttamente i beni rinvenuti, anche se non rientranti specificamente nei compiti istituzionali del Corpo, essendo comunque tenuto a seguire le prescritte procedure di legge. La condotta di distruzione della sostanza, lungi dal configurare un'ipotesi di peculato d'uso, integra invece una forma di appropriazione piena, essendo espressione del potere di signoria sulla cosa, incompatibile con il dovere di custodia e restituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO P.M.S. - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 32/2012 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 20/02/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FLAMINI Luigi Maria che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv.to (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (Ndr: testo origin…

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