Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32863 del 22 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:32863PEN

Massima

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Il diritto di critica politica trova il suo limite nel rispetto della dignità e dell'onore altrui, non potendo costituire mera occasione per gratuiti attacchi alla persona e arbitrarie aggressioni al suo patrimonio morale, anche mediante l'utilizzo di "argumenta ad hominem". Affinché le espressioni utilizzate nell'esercizio di tale diritto siano ritenute diffamatorie, è necessario che esse siano lesive della reputazione altrui, attribuendo fatti determinati idonei a compromettere la considerazione sociale della persona offesa, e non si risolvano in una mera manifestazione di opinione sull'operato politico-istituzionale dell'avversario. Tuttavia, l'immediata reazione irata determinata da un fatto ingiusto altrui, socialmente percepito come tale, può integrare l'esimente della provocazione, purché vi sia un nesso di interdipendenza tra la reazione e il fatto provocatorio, tale da escludere che la risposta sia frutto di un sentimento differente, come l'odio o il rancore. Infine, il diritto di difesa, pur dovendo essere assicurato in modo effettivo, deve essere bilanciato con il principio della ragionevole durata del processo, sicché la concessione di un breve termine per la preparazione della difesa in caso di nomina tardiva del nuovo difensore non integra necessariamente una violazione di tale diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Ro - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusepp - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/04/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. DI LEO GIOVANNI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
il difensore presente evidenzia i vizi che affliggono la sentenza impugnata insistendo nell'accoglime…

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