Cassazione penale Sez. III sentenza n. 120 del 8 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:120PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e all'immigrazione clandestina può essere configurato anche in assenza di una struttura organizzativa rigida e di una precisa ripartizione di ruoli, essendo sufficiente la sussistenza di un vincolo associativo tra i partecipi, caratterizzato da un minimo di stabilità e da un programma criminoso comune, che si concretizzi in un contributo, anche di natura occasionale o episodica, al perseguimento degli scopi illeciti dell'associazione. La responsabilità penale per il reato di sfruttamento della prostituzione può essere affermata anche in assenza dell'elemento dell'abitualità nello sfruttamento, essendo sufficiente la prova di condotte di induzione, agevolazione o sfruttamento della prostituzione, anche se limitate nel tempo. Ai fini della valutazione della congruità della pena, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella scelta della sanzione edittale, purché la motivazione sia adeguata e logica, senza che sia necessaria una specifica argomentazione per ogni singolo parametro di cui all'art. 133 c.p., quando la pena inflitta rientri in una fascia medio-bassa rispetto al massimo edittale. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili all'esito di un attento controllo di attendibilità, possono costituire prova sufficiente della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri esterni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) KO. BA. N. il (OMESSO);

2) VA. VI. N. il (OMESSO);

3) XH. AL. N. il (OMESSO);

4) LO. CA. N. il (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 08/06/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso.

Udita in Pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARMO MARGHERITA;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Gen…

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