ECLI:IT:CASS:2002:36345PEN
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con sentenza 12.4.1999, il Pretore di Savona (sezione distaccata di Albenga) dichiarava D. D. A. responsabile del reato di cui all'art. 483 cod. pen., per avere egli denunciato falsamente lo smarrimento di due assegni (fatto accertato in data 17.5.1994) e, per l'effetto, lo condannava alla pena di L. 2.250.000 di multa.
La Corte di Appello di Genova, adita dall'imputato con impugnazione in ordine all'eccessività della pena, confermava, con sentenza 22.6.2001, la decisione del primo giudice.
L'imputato ricorre per cassazione, a mezzo del difensore, denunciando inosservanza o erronea applicazione dell'art. 483 cod. pen., sul rilievo -sostenuto con il richiamo a recenti pronunce dei giudici di legittimità- che la falsa dichiarazione di smarrimento di un assegno, effettuata mediante dichiarazione raccolta a verbale da un ufficiale, non integra la falsità ideologica del privato in atto pubblico; perché è indispensabile presup…
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