Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10427 del 7 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10427PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti ai sensi dell'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 non può essere automaticamente desunta dalla mera serialità dei reati fine di acquisto, detenzione e cessione di droga, ma richiede un più approfondito accertamento del ruolo effettivamente svolto dall'imputato all'interno del sodalizio criminale, valutando in particolare la sua posizione e le sue funzioni nell'ambito dell'organizzazione, nonché il grado di coinvolgimento e di stabilità del suo contributo alle attività illecite. Ove emerga un quadro probatorio caratterizzato da una pluralità di rapporti illeciti intrattenuti dall'imputato con soggetti diversi, non necessariamente inquadrabili in un'unica struttura associativa, il giudice è tenuto a verificare con particolare rigore la sussistenza dei requisiti tipici del reato associativo, senza poter fare ricorso a criteri di fungibilità dei ruoli che finiscano per mascherare l'effettiva frammentarietà e autonomia dei singoli contributi. Pertanto, la mera attività di intermediazione e di procacciamento di acquirenti, pur se svolta in modo continuativo nell'ambito di traffici illeciti di droga, non è di per sé sufficiente a integrare la fattispecie associativa, richiedendosi piuttosto un più stretto e consapevole vincolo partecipativo all'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3603/17 Corte d'Appello di Milano del 29/05/2017;
esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;
udita in Camera di consiglio la relazione del Consigliere, Dott. VILLONI O.;
sentito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. PERELLI S., che ha concluso per l'inammissibilita';
sentito il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), che riportandosi ai motivi ha insis…

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