Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 42492 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42492PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto prevista dall'art. 131-bis c.p., deve effettuare una valutazione complessiva e congiunta di tutti gli elementi della fattispecie concreta, tenendo conto delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza e dell'entità del danno o del pericolo, ai sensi dell'art. 133 c.p., comma 1. Tale valutazione non può prescindere dalla considerazione della pericolosità sociale del soggetto, desumibile dalla sottoposizione dello stesso a misure di sicurezza e dalla presenza di precedenti penali, elementi che denotano la capacità a delinquere dell'interessato e che, pertanto, ostano all'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, nonostante l'assenza di un concreto pericolo di reiterazione del reato della medesima specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. TORNESI Daniela Rita - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/09/2017 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MAURA NARDIN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PERELLI SIMONE che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio non piu' previsto dalla legge come reato.
Nessun difensore e' presente.
FATTO E DIRITTO
1. Con ricorso proposto a mezzo del…

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