Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37096 del 18 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:37096PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza delittuosa, in assenza di elementi idonei a identificare il venditore e a giustificarne la provenienza, integra il reato di ricettazione, a prescindere dalla consapevolezza del compratore circa l'origine illecita del bene, essendo sufficiente la mera negligenza nell'accertare tale provenienza. Il giudice, nel valutare la sussistenza del dolo del reato di ricettazione, deve tenere conto della mancanza di documenti relativi al bene acquistato, nonché dell'incapacità dell'imputato di fornire elementi idonei a identificare il venditore, circostanze che, unitamente alla mancata giustificazione della provenienza del bene, sono sintomatiche della malafede dell'acquirente. Pertanto, il reato di ricettazione può essere configurato anche in caso di acquisto negligente di un bene di provenienza delittuosa, qualora l'acquirente non abbia adottato le cautele necessarie per verificarne la legittima provenienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

D'. En. Fa. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria, in data 3 luglio 2008, di parziale riforma della sentenza del Tribunale di Locri - sezione distaccata di Siderno, in data 30 gennaio 2002;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

Udito il pubblico ministero in persona del sostit…

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