Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso gli atti di una procedura di selezione per il rilascio di autorizzazioni per la vendita ambulante su aree demaniali marittime, ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. L'Amministrazione non può subordinare il rilascio di un'autorizzazione alla rinuncia al ricorso giurisdizionale proposto dall'interessato, in quanto tale condizione è illegittima quando l'Amministrazione ha esaurito la sua discrezionalità e l'atto autorizzativo è dovuto. 2. La limitazione del numero di autorizzazioni rilasciabili per l'accesso alle aree demaniali marittime deve essere adeguatamente motivata dall'Amministrazione, anche con riferimento alla quantificazione degli operatori ammissibili, in applicazione dei principi di proporzionalità e non discriminazione derivanti dalla normativa comunitaria. 3. È illegittima la previsione regolamentare che attribuisce un punteggio preferenziale agli operatori che hanno già svolto attività di vendita ambulante sulle aree demaniali del solo Comune interessato, in quanto tale criterio ostacola l'ingresso di nuovi operatori e tende a chiudere il mercato locale, in contrasto con l'esigenza di incrementare la concorrenza. La massima sintetizza i principi di diritto affermati dal Tribunale Amministrativo Regionale nella sentenza, relativi alla legittimità delle condizioni imposte dall'Amministrazione per il rilascio di autorizzazioni, alla motivazione delle limitazioni quantitative delle autorizzazioni e ai criteri di selezione degli operatori, in applicazione della normativa comunitaria e nazionale in materia di libertà di stabilimento e concorrenza.