Il titolare di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande, che abbia acquistato l'azienda da un precedente esercente, è tenuto a riattivare l'attività entro il termine ultimo di proroga della sospensione concessa al dante causa, ovvero a richiedere il trasferimento dell'attività in una nuova sede entro il termine di sei mesi dall'accertata indisponibilità dei locali originari. In difetto, l'amministrazione comunale è legittimata a disporre la decadenza dell'autorizzazione amministrativa, in applicazione della normativa vigente che prevede la decadenza dell'autorizzazione in caso di sospensione dell'attività per un periodo superiore a dodici mesi, senza che il titolare abbia presentato adeguata istanza di proroga o di trasferimento. L'acquirente subentra nella posizione giuridica del dante causa, con i relativi diritti e obblighi, senza poter invocare cause di forza maggiore o inerzia dell'amministrazione, ove non abbia tempestivamente adempiuto agli oneri previsti dalla legge. L'amministrazione, nel procedimento di decadenza, è tenuta a rispettare le garanzie procedimentali, motivando adeguatamente il provvedimento finale sulla base degli elementi acquisiti, senza che ciò comporti un obbligo di acquisire d'ufficio informazioni non fornite dall'interessato.