Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla Delta Oil Srl avverso gli atti autorizzativi rilasciati dal Comune di Lecce per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti, ha enunciato i seguenti principi di diritto: 1. La conformità della localizzazione degli impianti di distribuzione dei carburanti alle norme del piano regolatore comunale va interpretata nel senso della conformità alla disciplina urbanistica, rimessa alla competenza concorrente dello Stato e delle Regioni. Pertanto, in assenza dell'intervento del Comune nel termine previsto, la Regione può dettare la disciplina applicabile, la quale prevale sulle norme regolamentari e sulle disposizioni locali emanate dai Comuni in contrasto con essa. 2. L'area interessata dall'impianto non può essere qualificata come "bosco" ai sensi della normativa vigente, in quanto non presenta i requisiti quantitativi (estensione minima di 2.000 mq) e qualitativi (carattere di sistema vivente, tendenzialmente permanente e in grado di autorigenerarsi) richiesti dalla definizione normativa. La presenza di un insieme monoculturale di piante, anche se numerose, non è sufficiente a integrare tale qualificazione. 3. La valutazione circa l'incidenza sulla sicurezza stradale dell'ubicazione dell'impianto in prossimità di una fermata di mezzi pubblici deve essere effettuata verificando se tale collocazione consenta il reciproco avvistamento tra i conducenti che percorrono la strada e i conducenti in entrata ed in uscita dall'impianto. La presenza di una fermata sul lato opposto della strada rispetto all'impianto non costituisce di per sé un ostacolo alla visibilità reciproca.