Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4687 del 3 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4687PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando gli amministratori di diritto e di fatto di una società, in concorso tra loro, pongono in essere atti distrattivi del patrimonio sociale, acquistando beni di tipologia merceologica diversa da quella oggetto dell'attività della società e pagandoli con assegni bancari privi di copertura, con l'evidente finalità di sottrarre tali beni alla garanzia patrimoniale dei creditori. Tali condotte, realizzate in un contesto di assenza di scritture contabili e di mancato reperimento di attivo fallimentare, integrano gli elementi costitutivi del delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione, a prescindere dalla specifica qualificazione soggettiva degli imputati come amministratori di diritto o di fatto, essendo sufficiente che essi abbiano agito con autonomia gestionale e responsabilità nella società. La responsabilità penale degli amministratori di fatto può essere affermata anche in presenza di più soggetti che abbiano esercitato contemporaneamente tale ruolo, in ragione della natura concorsuale del reato. La valutazione della prova, comprese le dichiarazioni dei testimoni e dei chiamati in reità, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento non è censurabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e immune da vizi. Analogamente, la determinazione della pena, effettuata in relazione alla gravità del fatto, al ruolo svolto dall'imputato e agli altri elementi di cui all'art. 133 c.p., è espressione di un potere discrezionale del giudice di merito non sindacabile in Cassazione, salvo che non risulti manifestamente illogica o irragionevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CH. MA. , N. IL (OMESSO);

2) C. G. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA CORTE APPELLO del 17/09/2007 di VENEZIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso di Ch. e per la inammissibilita' di quello del C. .

La Corte …

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