Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23055 del 4 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23055PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sussistenza del reato tentato omicidio non richiede necessariamente la produzione di lesioni alla vittima o il concreto pericolo per la sua vita, essendo sufficiente la mera capacità causale dell'azione, ovvero la sua potenzialità di produrre l'evento morte, a prescindere da circostanze impreviste che ne abbiano impedito l'effettivo verificarsi. Pertanto, la gravità indiziaria del tentato omicidio può essere desunta anche dalla sola prova che l'imputato abbia esploso un colpo d'arma da fuoco in direzione della vittima, qualora questa sia riuscita a sottrarsi all'evento lesivo, senza che sia necessario accertare l'effettiva produzione di lesioni o il concreto pericolo per la vita della stessa. Ciò in quanto il tentativo di omicidio si configura già al momento della realizzazione della condotta idonea a cagionare la morte, a prescindere dall'evento lesivo effettivamente verificatosi. Inoltre, la valutazione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di tentato omicidio non può essere sindacata in sede di legittimità, essendo riservata al giudice di merito, il quale è tenuto a fornire una motivazione logica e coerente in ordine agli elementi probatori posti a fondamento della misura cautelare, senza che il giudice di legittimità possa procedere ad alcuna rivalutazione degli stessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. FR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 08/01/2009 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORRADINI GRAZIA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Salvi Giovanni che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

1 - Con ordinanza in data 8.1.2009, il Tribunale di Catanzaro, costituito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., ha respinto la richiesta di ri…

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