La recidiva qualificata, prevista dall'articolo 99, commi secondo, terzo o quarto, del codice penale, costituisce una circostanza aggravante a effetto speciale, la cui natura non viene meno per il fatto che l'aumento di pena in concreto applicato, in ossequio al limite di cui all'articolo 99, comma 6, c.p., sia pari o non superiore a un terzo della pena base. Pertanto, ai fini del computo del termine di prescrizione, la recidiva qualificata deve essere considerata come circostanza ad effetto speciale, a prescindere dalla misura dell'aumento di pena concretamente applicato. Ciò in quanto la definizione della natura della recidiva non può dipendere da un fattore individualmente variabile, quale la misura del cumulo delle pene risultante dalle precedenti condanne, essendo tale entità contingente e differente per ciascun imputato. Diversamente, si finirebbe per far dipendere la qualificazione della recidiva dal diverso momento in cui se ne dovessero considerare gli effetti, in contrasto con il principio di uguaglianza e di tassatività della fattispecie penale.