Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3926 del 28 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3926PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di una misura cautelare personale, è tenuto a esaminare compiutamente tutti gli atti acquisiti, anche quelli sopravvenuti a favore della persona sottoposta ad indagini, al fine di rendere una pronuncia completa ed esaustiva. L'omessa trasmissione di tali atti al giudice del riesame, in violazione dell'art. 309, comma 5, c.p.p., comporta l'annullamento dell'ordinanza impugnata con rinvio al giudice competente per il nuovo esame, salvo il caso in cui il contenuto dell'atto omesso risulti integralmente inserito nell'ordinanza stessa, essendo in tal caso adempiuto l'obbligo di cui all'art. 309, comma 5, c.p.p. Ciò in quanto la ratio della norma non attiene alla materialità dei documenti, bensì al loro contenuto, essendo necessario che il giudice del riesame abbia a disposizione il completo quadro delle indagini svolte per poter decidere in modo pienamente informato sulla sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pe. An. , nato a (OMESSO);

Avverso la ordinanza resa dal Tribunale del Riesame di Firenze in data 18/5/09;

Visti gli atti, la ordinanza ed il ricorso;

Udita la relazione svolta in udienza dal consigliere Dott. GAZZARA Santi;

Udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale, Dott. BAGLIONE Tindari, il quale ha concluso per il rigetto;

Udito il difensore del ricorrente, avv. ((omissis)), il quale ha concluso insist…

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