Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2488 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:2488SENT

Massima

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Il consolidamento di un manufatto edilizio abusivo, realizzato senza il previo ottenimento dei necessari titoli edilizi, non può essere considerato un intervento lecito, in quanto la presentazione di una domanda di condono edilizio non autorizza l'interessato a completare, trasformare o ampliare i manufatti oggetto di tale richiesta, stante la permanenza dell'illecito fino alla sanatoria. Pertanto, in presenza di opere abusive non sanate né condonata, gli interventi successivi, pur se riconducibili a categorie edilizie come la manutenzione straordinaria o la ristrutturazione, ripetono le caratteristiche di illiceità dell'opera abusiva cui ineriscono, con la conseguente impossibilità di proseguire i lavori e l'obbligo del Comune di ordinarne la demolizione, salvo che tale prosecuzione avvenga nel rispetto delle procedure previste dalla legge per la definizione del condono. Il diritto fondamentale all'abitazione non può prevalere in modo assoluto sull'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica violata, essendo già stato operato un bilanciamento tra tali interessi contrapposti attraverso la previsione legislativa dell'ordine di demolizione, che non può ritenersi di per sé contrastante con le norme della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Pertanto, la sanzione ripristinatoria della legalità violata, attraverso l'esecuzione dell'ordine di demolizione, è giustificata rispetto allo scopo perseguito dalle norme interne di assicurare una ordinata programmazione e gestione degli interventi edilizi.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/08/2023

N. 02488/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00641/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 641 del 2011, proposto da
-OMISSIS- e -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio fisico eletto presso il suo studio in Catania, via Bologna, 7;

contro

-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento, previa sospensione,

l’ordinanza dirigenziale n. -OMISSIS- e n. -OMISSIS-avente ad oggetto “Ingiunzione di demolizione e messa in pristino di opere edili eseguite in assenza di concessione edilizia (art. 31 DPR 06/06/2001 n. 380 ex art. 7 L. 28/02/1985 n. 47) …

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