Il provvedimento di sequestro probatorio disposto dal pubblico ministero, pur se privo di una motivazione analitica, può essere legittimamente integrato dal tribunale del riesame, il quale è tenuto a enucleare in modo specifico le finalità probatorie del sequestro, anche sulla base degli accertamenti svolti dalla polizia giudiziaria e richiamati nel provvedimento del pubblico ministero. Tale integrazione motivazionale da parte del tribunale del riesame non costituisce un'illegittima sostituzione della motivazione, ma una legittima specificazione delle ragioni giustificative del vincolo sui beni, in conformità agli articoli 354 e 355 del codice di procedura penale. Il tribunale del riesame, pertanto, può legittimamente motivare il provvedimento di sequestro probatorio, anche in assenza di una motivazione analitica da parte del pubblico ministero, purché tale motivazione sia coerente con gli elementi di fatto e di diritto già contenuti nel provvedimento impugnato.