Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28690 del 3 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:28690PEN

Massima

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Il reato di minaccia aggravata di cui all'art. 612 c.p. si configura quando l'agente, con parole o comportamenti, crea nella vittima un fondato timore di subire un danno ingiusto alla propria persona o ai propri beni, anche attraverso l'utilizzo di un'arma. La condotta minacciosa deve essere intenzionale e priva di giustificazione, non essendo sufficiente la mera assenza di atteggiamenti di minaccia o la non intenzionalità del comportamento. Ai fini della configurabilità del reato, non rileva la concreta possibilità di realizzazione della minaccia, essendo sufficiente che la condotta sia idonea a ingenerare nella vittima un fondato timore. L'aggravante dell'utilizzo dell'arma di cui all'art. 339 c.p. si applica quando l'agente si avvale di un'arma per commettere il reato, a prescindere dall'effettivo impiego della stessa. La valutazione degli elementi costitutivi del reato e dell'aggravante rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione congrua e priva di vizi logico-giuridici. Il termine di prescrizione del reato di minaccia aggravata decorre dalla data di commissione del fatto, con sospensione del decorso in caso di impedimento dell'imputato o del suo difensore, computabile solo per i rinvii disposti dopo l'entrata in vigore della relativa disciplina.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2565/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 25/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. Gabriele Mazzotta, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

Per il ricorrente e' presente l'Avvocato …

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